L'Ittiofauna

L'Ittiofauna

Sono presenti: luccio, tinca, scardola, carpa, pesce gatto, anguilla, persico reale, persico sole, persico trota, alborella, vairone

Il persico trota (branzino) è stato importato e seminato qui una trentina d'anni fa, il pesce gatto più di una decina d'anni fa: le altre specie sono autoctone. In corrispondenza delle due importazioni citate, i pescatori hanno registrato una sensibile modificazione dell'ittiofauna.

Infatti, si tratta di due specie predatrici, voracissime, soprattutto la seconda che, dal momento dell'indagine (1983) ad oggi (1989), ha modificato a tal punto la struttura della popolazione ittica da rappresentare ormai la maggioranza della stessa, mentre tutte le altre specie sono poco presenti e, avendo le loro uova e gli avannotti distrutti dal pesce gatto in parola, mostrano gravissimi segnali di invecchiamento.

Per ristabilire la differenziazione e l'equilibrio tra le specie, occorre intervenire per inibire la moltiplicazione del pesce gatto, asportando le femmine gravide e gli avannotti. Come questo fenomeno dimostra, il prelievo di pesce non è ecologicamente scorretto, anzi esso appare utile per prevenire squilibri e l'invecchiamento della specie. Perciò, il piano della Riserva non esclude che esso possa avvenire attraverso la pesca dilettantistica ( la quale, per il momento, è consentita in alcune vasche), sia pure attentamente regolamentata sulla base del metodico e continuo controllo delle dinamiche ittiofaunistiche.