L' Avifauna

L' Avifauna

Nella parte palustre della riserva è stata rilevata la presenza di 17 specie nidificanti, 8 sedentarie e 9 estive (cioè presenti nel periodo riproduttivo tra aprile e settembre).

La stessa parte palustre è poi interessata da specie che qui svernano soltanto o che qui sostano per brevi periodi nel corso della loro migrazione invernale e primaverile. Infine, nella parte non palustre della Riserva, nidificano altre 20 specie non legate all'ambiente prevalentemente acquatico.

Le specie del primo gruppo (nidificanti, palustri) sono: tuffetto, tarabusino, porciglione, cannareccione, migliarino di palude, che contano nella riserva le maggiori concentrazioni provinciali; la salciaiola, che ha qui l'unica località di nidificazione della provincia; e poi, la marzaiola, il voltolino, il forapaglie, il pendolino, la folaga, il cuculo, il germano reale, la gallinella d'acqua, l'usignolo di fiume, la cannaiola verdognola.

Le specie del secondo gruppo (migratorie, palustri) comprendono specie del primo gruppo (arrivo di nuovi contingenti delle stesse specie che però nidificano altrove) ma anche diverse. Il numero di esemplari e la durata della stazione, sono variabili. Il contingente di folaghe nel periodo invernale raggiunge anche le mille presenze. Le specie che si vedono più frequentemente sono: gli svassi, alcuni tipi di aironi e anatidi (alzavola, mestolone, moretta, moriglione...), il beccaccino, la pittima reale, ecc. Le specie del terzo gruppo (nidificanti, non palustri) comprendono il merlo, la capinera, il fringuello, la passera mattugia, e altri comuni. Le specie nidificanti palustri comprendevano al momento dell'indagine (82/83) 233/300 coppie, che l'ornitologo prevedeva potessero aumentare grazie ai vincoli della Riserva.

Più difficile censire le specie nidificanti non palustri, presenti nelle zone adiacenti agli specchi d'acqua. Oltre a quanto si è detto, va ricordato che frequentano regolarmente le torbiere, anche se non vi nidificano, il nibbio bruno (rapace), durante le sue battute di caccia, e, sempre più spesso, il gabbiano comune, in cerca di alimentazione. L'importanza ornitologica delle Torbiere è stata sancita da un D.M. che la dichiara "zona umida di importanza internazionale secondo la Convenzione di Rasmar" (G.U. n° 194 del 11/6/1984).