La settimana propone tre serate cinematografiche presso il Cinema Teatro Pax.

Mercoledì 10 dicembre alle ore 20.45 è in programma la proiezione del film “Una storia vera” di David Lynch. Realizzato nel 1999, il film biografico vede tra i protagonisti Richard Farnsworth, Harry Dean Stanton e Sissy Spacek. La durata è di 111 minuti. 
La vicenda è ambientata nel 1994 a Laurens, una cittadina dell’Iowa. Alvin Straight, settantatreenne con problemi di salute legati all’età e a una lunga storia di malattie croniche, vive insieme alla figlia Rose, che presenta un lieve ritardo mentale. La quotidianità di Alvin viene improvvisamente scossa dalla notizia che il fratello Lyle, con cui non ha rapporti da dieci anni a causa di vecchi contrasti, ha avuto un infarto. Alvin decide di raggiungerlo a Mount Zion, nel Wisconsin, con l’intento di ricucire il legame familiare prima che sia troppo tardi. Non potendo più guidare a causa della vista compromessa e della mancanza di patente, Alvin sceglie un mezzo insolito: un vecchio tosaerba con rimorchio. Con questo veicolo affronta un viaggio di circa quattrocento chilometri, muovendosi lentamente lungo le strade del Midwest. Durante il percorso incontra diverse persone, ciascuna portatrice di storie e situazioni che si intrecciano con la sua esperienza. Il viaggio diventa così un itinerario di incontri e di tappe che scandiscono il tempo e la distanza, con l’obiettivo finale di arrivare dal fratello e ristabilire un contatto interrotto da anni.

Sabato 13 e domenica 14 dicembre, alla stessa ora, ossia alle ore 20.45, sarà proiettato “Cinque secondi” di Paolo Virzì. Si tratta di una commedia uscita nelle sale quest'anno, con Valerio Mastandrea, Galatea Bellugi e Valeria Bruni Tedeschi come attori protagonisti. La durata è di 105 minuti.
Un tempo avvocato di successo, Adriano vive oggi in solitudine nelle stalle ristrutturate di Villa Guelfi, una dimora ormai in rovina. La sua quotidianità è scandita da gesti ripetuti e da un isolamento che lo tiene distante dal mondo esterno. La routine viene interrotta quando la villa vicina viene occupata da un gruppo di giovani studenti e neolaureati, intenzionati a riportare in vita la campagna e i vigneti abbandonati. L’arrivo di questa comunità suscita inizialmente ostilità in Adriano, che considera gli occupanti come intrusi. Tra loro vi è Matilde, nipote dell’ultimo conte Guelfi, cresciuta in quel luogo e legata alla tradizione agricola della famiglia, la quale cerca di comprendere le ragioni della solitudine e del distacco di Adriano. Con il passare delle stagioni, dal rigore della primavera fino all’estate, il rapporto tra Adriano e i giovani evolve. Il conflitto iniziale lascia spazio a una convivenza che, pur segnata da tensioni e differenze, si trasforma progressivamente in un’alleanza. La narrazione segue questo percorso di cambiamento, mettendo in relazione il passato del protagonista con le aspirazioni dei nuovi arrivati, in un intreccio che esplora dinamiche familiari, sociali e generazionali.