Chiesa di San Bernardo

Chiesa di San Bernardo

La chiesa di San Bernardo si trova a Provaglio d'Iseo, nella contrada Zurane, ed è dedicata a San Bernardo, fondatore dell'Ordine Cistercense.

La sua costruzione iniziò nel XV secolo e fu completata all'inizio del XVI secolo. La chiesa sorge su un sito che potrebbe aver ospitato una torre di difesa medievale, smantellata nel XV secolo con l’arrivo della Repubblica di Venezia. I resti di questa struttura furono riutilizzati nella costruzione della chiesa, che serviva come luogo di culto per gli abitanti di Zurane, dato che la parrocchiale era distante.

L'edificio ha una navata unica con archi a sesto acuto e un soffitto in travi lignee e tavelle in cotto. Nel XVI secolo, furono effettuati lavori di restauro e abbellimento, tra cui l'aggiunta di altari e decorazioni. Durante una visita pastorale del vescovo Bollani nel 1567, furono imposte migliorie all’interno, tra cui la pulizia e la sistemazione del tetto. Nel XVII secolo, la chiesa subì altre modifiche per adeguarsi ai canoni del Concilio di Trento, tra cui la sostituzione della finestra circolare con una rettangolare e la costruzione di un nuovo altare maggiore in stile barocco.

Nel XVIII secolo furono aggiunti nuovi altari e decorazioni, inclusa una statua dorata della Madonna e un altare dedicato a San Gottardo. La chiesa subì un altro restauro tra il XIX e il XX secolo, con la realizzazione della sacrestia e altre modifiche strutturali. Negli anni '90, l'amministrazione comunale avviò lavori di consolidamento e ristrutturazione, incluso il rifacimento del tetto e il restauro degli affreschi, tra cui quelli dedicati al Beato Simonino da Trento. A Simonino da Trento sono dedicati ben otto affreschi presenti nel territorio di Provaglio d’Iseo: quattro custoditi nel Monastero di San Pietro in Lamosa e quattro nella Chiesa di San Bernardo. La sua vicenda, oggi oggetto di una rilettura critica, risale al 1475, quando il corpo del bambino, scomparso la sera del Giovedì Santo, fu ritrovato la domenica di Pasqua a Trento. L’episodio diede origine a gravi accuse contro la comunità ebraica locale, che fu perseguitata e in parte condannata al rogo, nonostante l’opposizione del Papa e dell’Arciduca del Tirolo. Solo nel corso del Novecento emersero nuove ipotesi che scagionarono gli ebrei, ipotizzando una morte accidentale o un deliberato complotto per incolparli. Nonostante ciò, la figura di Simonino venne per secoli strumentalizzata in chiave antiebraica, fino alla sua beatificazione nel 1588. Solo nel 1965 la Chiesa riconobbe ufficialmente l’errore storico, abolendo il culto e la celebrazione del presunto martirio.

Per garantire la conservazione di questo monumento, negli anni 2015-2016 i progettisti ing. Angelo Valsecchi e arch. Pablo Scirè hanno realizzato una serie di interventi mirati, eseguiti dall’impresa edile Società Generali Costruzioni Srl di Toscolano Maderno e dal restauratore Fulvio Sina – Restauro Opere d’Arte di Iseo. È stata effettuata la manutenzione ordinaria della copertura della navata, con la sostituzione dei coppi, la posa di un nuovo tavolato e di una guaina impermeabile, così da eliminare le infiltrazioni d’acqua. Nella sacrestia si è proceduto al consolidamento statico attraverso l’inserimento di catene in acciaio per ricomporre le lesioni presenti nelle murature, con il rifacimento del tetto secondo i criteri tradizionali. Infine, il restauro del campanile ha previsto la pulizia di muschi e licheni, il consolidamento degli intonaci e la chiusura delle fessure per proteggere le superfici dagli agenti atmosferici e rallentare il degrado.

Oggi la chiesa conserva testimonianze artistiche di valore, inclusi affreschi risalenti al XVI secolo che raccontano storie di santi e miracoli.

La chiesa è aperta al pubblico durante il giorno, accogliendo chi desidera fermarsi per un momento di preghiera o semplicemente per una visita. Ogni mercoledì pomeriggio viene celebrata la Santa Messa.

Contatti:

telefono: 030.983504

per maggiori informazioni : Fondo Ambiente

 

Bibliografia

AA.VV, La mappa del tesoro. Materiali per un museo del territorio, Associazione culturale San Pietro in Lamosa, Provaglio d’Iseo, 2004.